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giovedì 29 marzo 2012



Con il termine globalizzazione si indica il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo, è stato utilizzato anche dagli economisti, a partire dal 1981, per riferirsi prevalentemente agli aspetti economici delle relazioni fra popoli e grandi aziende.
In campo economico la globalizzazione indica la progressiva abolizione delle barriere commerciali, ovvero l'aumento dei volumi del commercio internazionale, dei flussi internazionali dei fattori della produzione e dei lavoratori e la crescente integrazione economica dei paesi. Con la stessa parola ci si riferisce anche l'affermazione del fenomeno delle imprese multinazionali nello scenario dell'economia mondiale: in questo ambito si fa riferimento sia alla delocalizzazione di una o più fasi produttive che alla tendenza delle stesse ad ampliare i propri mercati di sbocco.
Con globalizzazione, ci si riferisce oltre che allo sviluppo di mercati globali, anche alla diffusione dell'informazione e dei mezzi di comunicazione come internet, che oltrepassano le vecchie frontiere nazionali. Nello stesso campo il termine indica la progressiva diffusione dei notiziari locali su temi internazionali, è utilizzato anche in ambito culturale ed indica genericamente il fatto che nell'epoca contemporanea ci si trova spesso a rapportarsi con le altre culture, sia a livello individuale a causa di migrazioni stabili, sia nazionale nei rapporti tra gli stati. Spesso ci si riferisce anche all'elevata e crescente mobilità delle persone con una permanenza limitata (turisti, uomini di affari, etc.).
Rametta Denise 1E

sabato 17 marzo 2012

Le Fasi Lunari

Le Fasi Lunari
La luna può apparire illuminata per intero,parzialmente o per nulla.
Questi diversi aspetti si chiamano: 

  • Luna nuova:
(o Novilunio) Avviene quando la luna si trova dalla stessa parte del Sole rispetto alla Terra (congiunzione). La faccia che rivolge verso di noi,non è illuminata.
[L'Emisfero Risulta In Ombra]*

  • Primo quarto:
(o Quadratura) La luna sorge a mezzogiorno e tramonta a mezzanotte.

  • Luna piena:
(o Plenilunio) Avviene quando la luna si trova dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra (opposizione).La faccia che rivolge verso di noi, è interamente illuminata dai raggi solari.
[L'Emisfero Risulta Interamente Visibile Dalla Terra]*





  • Ultimo quarto:  
(o Quadratura) La luna sorge a mezzanotte e tramonta a mezzogiorno.









mercoledì 7 marzo 2012

le città europee





       MADRID




                PARIGI
 MOSCA



                                                        LONDRA





SAN PIETROBURGO
Il tasso medio di urbazzazione dell'Europa è del 72%. Il nostro continente è caratterizzato da un sistema urbano molto fitto, in particolare nell'area che va da Londra arriva fino a Milano. Le città di piccole e medie dimensioni, con meno di 500 000 abitanti, sono numerosissime, mentre solo sei centri superano la soglia dei 5 milioni: Mosca, Parigi, Londra, Madrid e San Pietroburgo.
Quasi un terzo delle città europee attuali sono state fondate o ingandite dai romani, che le dotarono di teatri, terme, acquedotti e ponti. un altro terzo dei centri urbani è nato nel periodo medievale e sono caratterizzati dalle stradine strette e dall'abbondanza di chiese.




sabato 3 marzo 2012

Dacca, Bangladesh

Dacca è la capitale e la città più popolosa del Bangladesh e il capoluogo del distretto di Dacca.
 È il centro industriale, commerciale e amministrativo della nazione, ed è un importante snodo del commercio del riso, semi oleiferi, zucchero e . Dacca è celebre per il suo artigianato, che include prodotti tessili e lavorati dello iuta. La città è divisa in dieci collegi elettorali parlamentari. Il 17 agosto 2005 la città è stata colpita da una serie di esplosioni simultanee probabilmente ad opera di terroristi. 


Nei pressi della città è presente l'Aeroporto Internazionale Zia.
 

Martina Di Rosa

venerdì 2 marzo 2012

Baraccopoli di Mumbai

In queste immagini possiamo notare le precarie condizioni di vita nelle baraccopoli di Mumbai. Queste periferie sono sovrappopolate e si stima che il 7% della popolazione urbana si concentra proprio in queste baraccopoli.




Questa immagine rappresenta la baraccopoli di Dharavi.
Il fenomeno delle baraccopoli è causato soprattutto dalla carenza di servizi idonei ad assicurare a tutta la popolazione abitazioni, energia, acqua, fognature. La baraccopoli di Dharavi è la più grande dell'Asia che si estende per 1,75 kmq in cui vivono circa 1 milione di persone. 



Mauro Scopelliti 1E

giovedì 1 marzo 2012

CAIRO GARBAGE CITY

Queste sono le immagini shock che mostrano Cairo Garbage City, dove migliaia di egiziani vivono tra cumuli di spazzatura maleodorante.






Manshiyat Naser, o città dei rifiuti, come è conosciuta dagli abitanti del posto, è una baraccopoli alla periferia del Cairo, a breve distanza da un lussuoso resort a cinque stelle.
Ma queste foto mostrano un intera comunità che vive nei bassifondi da centinaia di anni circondato da topi e spazzatura in decomposizione. Ma si vedono anche  decine di sacchi sulle pareti di alti condomini che bloccano la luce e l'accesso.
E’ cosi caldo,tutto è marcio!!   Ma la gente ci vive felice. Loro non hanno mai conosciuto niente di diverso che vivere tra i rifiuti. E spesso,questa gente, non ha acqua corrente, fognature o elettricità.
Circa la metà di tutti i rifiuti al Cairo finisce in City Garbage.Tutto ciò che può essere riutilizzato o riciclato viene salvato, venduto o riciclato. Carri trainati da cavalli o asini sono spesso accatastati da più di 10 metri di altezza di rifiuti e merci riciclabili. La sua economia ruota attorno alla raccolta e il riciclaggio dei rifiuti della città!!
La maggior parte delle famiglie in genere lavorano duramente in  condizioni difficili, ma riescono a guadagnare il denaro sufficiente per mantenersi…


RUSSELLO MARIA TERESA 1E
Buenos Aires è la capitale e la maggiore città dell'Argentina con 3.050.728 abitanti. È una delle più grandi metropoli sudamericane e sede di uno dei maggiori porti del continente. È la seconda città in sudamerica per importanza economica.
Buenos Aires, con la crescita demografica degli ultimi decenni, si è ingrandita tanto da unirsi ad altri 24 municipi vicini (appartenenti dal punto di vista amministrativo alla Provincia di Buenos Aires), creando una conurbazione in cui vivono 12.843.000 abitanti.
Gli abitanti della città di Buenos Aires vengono chiamati "porteños", mentre gli abitanti della provincia di Buenos Aires vengono chiamati "bonaerenses".




Rametta Denise 1E

LE FAVELAS

Con il termine favela (in portoghese; al plurale: favelas) si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia delle maggiori città. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall'immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. Problemi comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalità diffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Il nome favela deriva da un fatto storico: rifugiati ed ex soldati reduci della sanguinosa guerra di Canudos (1895-1896), nello stato di Bahia, occuparono un terreno collinare libero presso Rio de Janeiro, poiché il governo che alla fine della guerra aveva smesso di pagarli, non diede loro delle abitazioni in cui vivere. Questa collina, chiamata in precedenza Morro da Providência, fu da loro denominata Morro da Favelacome il luogo sede del principale accampamento militare nella guerra di Canudos. a maggior parte degli abitanti di una favela (chiamati dispregiativamente favelados) sono poveri e vivono con meno di 100 dollari al mese. La maggior parte delle attuali favelas carioca crebbero negli anni settanta, quando il boom dell'edilizia dei quartieri più ricchi spinse un gran numero di lavoratori ad una sorta di esodo dagli stati più poveri del Brasile verso Rio de Janeiro in cerca di fortuna. 






                                                                                                          AURORA TODARO (:











martedì 28 febbraio 2012

LE FAVELAS !

Con il termine FAVELAS si indicano le baraccopoli brasiliane.Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall'immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. In questi quartieri è presente il degrado, la criminalità e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese.
Il nome favelas deriva da un fatto storico: rifugiati ed ex soldati reduci della sanguinosa guerra di Canudos (1895-1896), nello stato di Bahia, occuparono un terreno collinare libero presso Rio de Janeiro, poiché il governo che alla fine della guerra aveva smesso di pagarli, non diede loro delle abitazioni in cui vivere.
Questa collina,fu da loro denominata: "Morro da Favelas",come il luogo sede del  principale accampamento militare nella guerra di Canudos,così (crearono in questo modo il loro accampamento nei pressi dell'allora capitale).
La maggior parte degli abitanti di una favela (chiamati dispregiativamente favelados) sono poveri e vivono con meno di 100 dollari al mese. Le abitazioni sviluppate in maniera irregolare e con materiali di bassa qualità sono spesso costruite sui fianchi delle colline su un terreno franabile.


Ecco Altre Favelas !

Ecco Altre Favelas !


 Molto spesso quindi il termine favelas definisce quartieri o zone povere degradate indipendentemente dall'origine urbanistica delle stesse.

I bambini del morro,cioè i bambini delle favelas  Si tratta del coinvolgimento dei bambini nelle guerre per il controllo territoriale del traffico della droga conteso tra le diverse fazioni,quali il Comando Vermelho,Terceiro Comando Amigos dos Amigos. Stiamo parlando di 5.500 bambini coinvolti in qualità di soldado,olheiro (osservatori-guardiani), fogueteiro(sentinelle), mensagliro,vapor (venditori) e perfino dons de boca( capi banda).
Favela del quartiere di Imbu
E' sconcertante notare come a poche centinaia di metri dai quartieri benestanti di Rio,esista un altro mondo,dove gli adolescenti fanno la guerra con kalasmikov e bazooka.Due mondi che si sfiorano ma radicalmente diversi. 



GIORGIA SPATARO 1E :)

Le favela del Brasile

Con il termine favela si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia delle maggiori città. Problemi comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalitàdiffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese.  Nel corso degli anni la maggior parte della popolazione povera, costituita per lo più da ex schiavi liberati in seguito alla legge Aurea del 1888, si trasferì lì rimpiazzando gli originali rifugiati e divenendo il gruppo etnico maggioritario ivi residente. Tuttavia, molto prima che il primo insediamento chiamato "favela" diventasse una realtà, i neri liberati venivano allontanati dal centro della città verso i sobborghi. Le Favelas erano abitativamente vantaggiose per loro poiché gli permettevano di essere vicini al lavoro, e nello stesso tempo di tenersi lontani da luoghi nei quali non erano benvenuti. Nel corso degli anni la maggior parte della popolazione povera, costituita per lo più da ex schiavi liberati in seguito alla legge Aurea del 1888, si trasferì lì rimpiazzando gli originali rifugiati e divenendo il gruppo etnico maggioritario ivi residente. Tuttavia, molto prima che il primo insediamento chiamato "favela" diventasse una realtà, i neri liberati venivano allontanati dal centro della città verso i sobborghi. Le Favelas erano abitativamente vantaggiose per loro poiché gli permettevano di essere vicini al lavoro, e nello stesso tempo di tenersi lontani da luoghi nei quali non erano benvenuti. 
                  

Azzurra Maria Costanzo